L’accessibilità web è la pratica che consente a persone con disabilità – visive, uditive, motorie o cognitive – di fruire appieno dei contenuti e delle funzionalità di un sito. Garantire accessibilità non è solo un obbligo normativo in molti paesi, ma migliora l’esperienza di tutti gli utenti e ottimizza l’indicizzazione sui motori di ricerca.
1. Perché l’accessibilità è importante
- Inclusione: Permette a chi utilizza tecnologie assistive (screen reader, ingranditori di schermo, comandi vocali) di navigare e interagire senza barriere.
- Usabilità generale: Spesso le soluzioni per l’accessibilità migliorano la chiarezza, la velocità di navigazione e l’esperienza da mobile.
- SEO e reputazione: Contenuti accessibili vengono letti meglio dai crawler dei motori di ricerca e un sito inclusivo rafforza la brand reputation.
2. Riferimenti normativi e linee guida
- WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) livello AA: standard di riferimento a livello internazionale.
- Leggi nazionali: in Italia il Decreto Legislativo 8 luglio 2005, n. 106 recepisce la Direttiva UE 2016/2102 sui siti pubblici.
3. Test automatici con strumenti online
- WAVE (Web Accessibility Evaluation Tool)
- axe DevTools di Deque
- Lighthouse integrato in Chrome DevTools
Questi tool segnalano problemi comuni come errori di contrasto, mancanza di attributi alt
o heading misconnessi. Tuttavia, non coprono tutti i casi: servono come primo step.
4. Verifica manuale
- Navigazione da tastiera: provate a usare solo TAB, MAIUSC+TAB e INVIO. Ogni link e form deve essere raggiungibile e visibile con lo “focus”.
- Screen reader: testate con NVDA (Windows), VoiceOver (macOS/iOS) o Orca (Linux). Controllate l’ordine di lettura, la presenza di etichette (
aria-label
,label for
) e descrizioni significative. - Controllo contrasto: strumenti come Colour Contrast Analyser permettono di misurare il rapporto di contrasto tra testo e sfondo (minimo 4.5:1 per testo normale).
- Check su device mobili: molti utenti con disabilità usano smartphone o tablet. Assicuratevi che i target touch siano sufficientemente grandi e distanziati.
5. Coinvolgere utenti reali
Organizzate brevi sessioni di usabilità con persone con disabilità: feedback diretto aiuta a scoprire ostacoli che nessun tool, per quanto sofisticato, riesce a intercettare.
6. Strategie di miglioramento
- Struttura semantica
- Heading gerarchici (
<h1>
→<h2>
→…) - Liste ordinate e non ordinate (
<ul>
,<ol>
)
- Heading gerarchici (
- Alternative testuali
alt
per immagini e descrizioni ARIA per elementi interattivi non testuali
- Form accessibili
- Etichette associate ai campi (
<label for="…">
) - Messaggi di errore chiari e aria-live regions per le notifiche dinamiche
- Etichette associate ai campi (
- Supporto ARIA
- Ruoli (
role="navigation"
,role="dialog"
), stati (aria-expanded
,aria-hidden
) e proprietà per arricchire i widget complessi
- Ruoli (
- Skip links
- Link nascosti in cima alla pagina per “saltare” al contenuto principale, utili agli utenti da tastiera
- Focus styling
- Evidenziare chiaramente il focus (bordi, ombre) per facilitare l’orientamento
- Contenuti multimediali
- Sottotitoli e trascrizioni per video
- Testo alternativo per grafici e infografiche
7. Monitoraggio continuo
- Integrate i test di accessibilità nei processi di sviluppo (CI/CD).
- Automatizzate scansioni periodiche.
- Mantenete aggiornate le dipendenze e i componenti di terze parti in ottica accessibilità.
Conclusione
L’accessibilità non è un mero checkbox da barrare, ma un impegno continuo. Combinando strumenti automatici, controlli manuali e feedback da utenti reali, otterrete un sito più inclusivo, usabile e performante.